Mi chiamo Leone Sacchi, nato a Migliarina di Carpi, ultimo
di 5 fratelli, nell’allora latteria sociale
di fronte alla chiesa.
Io ho conosciuto
bene la famiglia del sig. Tobia Focherini, sia perché il sig. Tobia era socio
fondatore del caseificio stesso, con il podere ed il negozio di generi
alimentari.
Ricordi
particolari: vorrei cominciare dal sig. Tobia, padre di Odoardo. Quando aveva
il negozio degli schioppi su corso Alberto Pio, io tutti i sabato mattina gli
portavo un pacchettino di burro da mezzo chilo, confezionato da mio padre,
casaro nel caseificio del quale era socio la famiglia Focherini.
La mia famiglia
era molto religiosa. Mia madre faceva parte dell’associazione cattolica “Le
Consorelle”. Io frequentavo assiduamente la chiesa e le festività religiose e
il dirigente dell’azione cattolica di Migliarina, Daniele Dazzi, mi affidò
l’incarico di “Aspirante” del circolo cattolico di Migliarina. Fu così che
conobbi Odoardo, allora presidente dell’Azione Cattolica di Carpi, che veniva a
tenere delle riunioni sul tema dell’educazione cattolica dei giovani.
In quel periodo
della mia infanzia ho partecipato alla gare diocesane di religione, organizzate
e programmate da Odoardo per mantenere viva e praticata la fede nelle loro
associazioni.
Chiedo scusa alla
sig. Maria Peri, per il modo confidenziale in cui parlo di Odoardo, perché me lo sento come padre, per
l’educazione che ho ricevuto e che ho cercato di trasmettere ai miei figli. A
proposito, mia figlia Emilia ha frequentato la quinta elementare dalle suore di
S. Vincenzo de Paoli, nella quale insegnava la maestra Suor Maria Letizia. In
quella classe c’era anche Carla, figlia di Odoardo, di cui conserva un
affettuoso ricordo.
Non so se quanto
sto per dirLe possa interessare. Una ventina di anni fa ho letto un libro che
mi era stato prestato da un amico. Ricordo che l’autore, bolognese, raccontava
della morte di Odoardo Focherini e della assistenza che gli aveva prestato fino
alla fine. Io purtroppo non ricordo il nome dell’autore e neppure dell’amico,
certamente defunto, che me lo aveva prestato, ma sicuramente tramite gli
istituto storici, sarà possibile ritrovarlo.
Sig. Maria , io la
ringrazio per avermi fatto ricordare i personaggi che hanno immolato la loro
vita per la libertà e per il prossimo. In particolare mi ha fatto piacere
ricordare Odoardo Focherini, nostro concittadino, insignito di Medaglia d’Oro e
che la chiesa cattolica onorerà fra i Martiri che hanno immolato la vita per la
libertà.
Con stima, distinti
saluti
Leone Sacchi, con la moglie Maria Verzani, orgogliosi di
aver dato il loro modesto contributo per la libertà.
Bologna 23/05/2008
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