Premesso che io non nutro nessuna avversione
nei confronti del principe Emanuele Filiberto di Savoia, poiché le sue
frequenti apparizioni in Tv potrebbero aver sollecitato qualche nostalgia
monarchica, vorrei esprimere alcune considerazioni in merito. Tornando ad
Emanuele Filiberto, potrei dire che ammiro le capacità che ha dimostrato prima
nel ballo ed ora come cantante al Festival di San Remo. Ma il problema che mi
pongo esula dalle doti personali del singolo principe o regnante. Io mi limito
a fare dei confronti fra la forma istituzionale della repubblica e quella della
monarchia.
La nostra costituzione prevede un garante
istituzionale, il Presidente della Repubblica, che dura in carica 7 anni. In
caso di grave malattia o di morte subentra il presidente del senato e poi si
può procedere alla elezione di un nuovo capo dello stato.
La monarchia invece prevede l’ereditarietà
del mandato nell’ambito famigliare e purtroppo noi già abbiamo sperimentato a
spese del popolo italiano le tragiche conseguenze di questo sistema. Mi
riferisco al re Vittorio Emanuele Terzo, che si è dimostrato incapace di
guidare le sorti del nostro paese. Il primo esempio: la tragica buffonata della
marcia su Roma, organizzata da gruppi di fanatici squadristi che potevano
essere fermati se solo il re avesse voluto. Successivamente, nel 1924, dopo
l’assassinio di Matteotti, il governo di
Mussolini era vacillante e di nuovo il re avrebbe potuto prendere dei provvedimenti
per cambiare le sorti del paese. Invece purtroppo, per nostra disgrazia, si è
lasciato abbindolare e di fatto ha
ceduto il suo potere nelle mai di Mussolini. Alla fine, dopo aver firmato l’entrata in guerra dell’Italia a
fianco della Germania nazista è fuggito, lasciando l’esercito ed il paese alla
mercè dei nazifascisti.
Questo è quello che può succedere quando il
potere si trasmette per via ereditaria e mi auguro perciò che l’Italia
possa continuare ad essere una
repubblica.
Viva la Repubblica Italiana ,
e la sua Costituzione, nata dalla Resistenza.
Leone Sacchi Bologna
19/02/2010
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