lunedì 27 gennaio 2014

LA DROGA E I SUOI DERIVATI

Io, tempo fa, ho già scritto il mio parere sui drogati: la galera non sarebbe il loro posto, ma apposite istituzioni per il recupero.

Io, non vorrei fare di tutta l’erba un fascio: quando vedo delle mamme girare con la carrozzina con la sigaretta in bocca sono amareggiato. Penso a quei bambini quando diranno loro che il fumo fa male, penseranno ai genitori che fumano e non ci crederanno e non vedranno l’ora di potersi mettere la sigaretta in bocca.

Ancora più grave è la situazione degli spacciatori della droga. Essi avvicinano i nostri ragazzi nelle scuole, nelle discoteche e in vari altri posti e offrono le dosi gratis per iniziarli alla droga. Questi sì, andrebbero messi all’ergastolo senza processo.

Però il fatto che mi interessa maggiormente è l’uso della droga: da tanti anni che la droga viene sottratta e sequestrata e che avrebbe fruttato, se messa in uso, milioni di euro, che uso ne viene fatto? Viene distrutta? Viene blindata? O viene anche messa negli ospedali o adoperata in medicine? Se così fosse, la droga si potrebbe usare anche a scopo benefico (anziché malefico) e se così fosse, perché non viene sottratta alla produzione? La questione è il prezzo? Sempre se fosse questione di prezzo, quanto in seguito verrebbe poi a costare per mantenere i drogati nelle prigioni e nelle apposite istituzioni di recupero?

Tutti questi sono i pensieri di un centenario che si sente ancora partecipe e a cui sta a cuore l’avvenire delle nuove generazioni.

Badi, 6 agosto 2013
Leone Sacchi

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