Io, non vorrei fare di tutta l’erba un fascio: quando vedo
delle mamme girare con la carrozzina con la sigaretta in bocca sono
amareggiato. Penso a quei bambini quando diranno loro che il fumo fa male,
penseranno ai genitori che fumano e non ci crederanno e non vedranno l’ora di
potersi mettere la sigaretta in bocca.
Ancora più grave è la situazione degli spacciatori della
droga. Essi avvicinano i nostri ragazzi nelle scuole, nelle discoteche e in
vari altri posti e offrono le dosi gratis per iniziarli alla droga. Questi sì,
andrebbero messi all’ergastolo senza processo.
Però il fatto che mi interessa maggiormente è l’uso della
droga: da tanti anni che la droga viene sottratta e sequestrata e che avrebbe
fruttato, se messa in uso, milioni di euro, che uso ne viene fatto? Viene
distrutta? Viene blindata? O viene anche messa negli ospedali o adoperata in
medicine? Se così fosse, la droga si potrebbe usare anche a scopo benefico (anziché
malefico) e se così fosse, perché non viene sottratta alla produzione? La
questione è il prezzo? Sempre se fosse questione di prezzo, quanto in seguito
verrebbe poi a costare per mantenere i drogati nelle prigioni e nelle apposite
istituzioni di recupero?
Tutti questi sono i pensieri di un centenario che si sente
ancora partecipe e a cui sta a cuore l’avvenire delle nuove generazioni.
Badi, 6 agosto 2013
Leone Sacchi
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