Ieri la radio ha trasmesso un’intervista
ad alcuni ragazzi quindicenni, membri di un’orchestra che sta ottenendo grandi
successi in tutto il mondo. Questo mi ha fatto venire alla memoria l’inizio
della mia carriera di musicista. Anch’io avevo 15 anni. Una domenica pomeriggio
del 1928 mi trovavo davanti all’osteria quando venne a cercarmi Quinto
Bulgarelli, un amico che studiava musica
e suonava la chitarra. Mi disse che i gestori della sala da ballo di Migliarina
di Carpi cercavano con urgenza un complesso che fosse disposto a suonare da
subito. Probabilmente all’origine c’era stato un diverbio con l’orchestra
precedente ed erano ricorsi a noi per rimediare all’ultimo minuto. Non ci lasciammo sfuggire l’occasione.
Mettemmo assieme un complessino con un gruppo di amici. Non avevamo mai suonato
assieme, ma alla benemeglio riuscimmo a preparare un repertorio di ballabili
con valzer, mazurche, foctrot, polche e tango. Io ero il primo violino al tono
alto, Savani Viterbo e Braghiroli i violini al tono basso,
Quinto Bulgarelli alla chitarra ed Amos Mussi al contrabbasso. All’inizio
eravamo molto emozionati, poi l’emozione è passata ed abbiamo avuto un discreto
successo, tant’è che abbiamo continuato a suonare, in quella ed in altre sale,
per molti anni fino all’inizio della guerra negli anni quaranta.
Diciamo che quelli furono gli anni della
nostra spensierata gioventù perché con la guerra e le sue tragiche conseguenze
anche la nostra orchestra si sciolse e molti di noi furono stati costretti ad
interrompere la loro attività musicale.
Leone Sacchi Bologna
16/12/2013
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