domenica 6 marzo 2016

IL SALUTO DEL FIGLIO CORRADO

Bologna 1/03/2016
A nome dei figli e di tutti i parenti di Leone,
grazie per aver voluto onorare con le vostre parole e con la vostra vicinanza la vita del nostro papà.
Egli amava definirsi cattolico ateo.
Nato nel lontano 1913 in una povera famiglia nelle campagne di Carpi, fu educato al rispetto dei principi del più nobile cattolicesimo francescano dalla madre e ad un fiero antifascismo dal padre.
Si allontanò dalla chiesa quando dai pulpiti si cominciò ad inneggiare all’uomo della Divina Provvidenza ed a benedire i gagliardetti, mantenendo sempre il suo rispetto per i credenti e continuando a suonare in chiesa in occasione delle feste parrocchiali.
La sua fede negli ideali comunisti si innestò in modo naturale sui suoi principi cristiani di solidarietà, di giustizia sociale, di uguaglianza e di pari opportunità fra tutte le genti.
Grazie agli amici lontani della Russia, della Moldavia, del Cile e della Costarica, grazie ai parenti ed agli amici di Roma che ci hanno espresso la loro vicinanza ed il loro affetto.
Grazie a Larisa e Basilio che lo hanno assistito fino all’ultimo con tanta professionalità, affetto e dedizione.
Grazie a tutti voi che siete qui con noi in questo triste momento. Grazie per le belle parole con le quali avete voluto onorare questa vita dedicata alla famiglia, ai suoi ideali ed al paese che avrebbe voluto unito come ai tempi del Comitato di Liberazione Nazionale.
Grazie a Don Ferdinando che ha voluto bene dirlo a suo modo.
Come qualcuno ha detto: se esistesse il paradiso, egli starebbe già facendo opera di proselitismo fra gli angeli ed i santi.


Pubblicato da Katia 

domenica 28 febbraio 2016

Carpi 20/02/1913  -  Bologna 28/02/2016

     Leone Sacchi ci ha lasciati, dopo una vita durata 103 anni, dedicata alla sua adorata Maria, alla famiglia, al Partito Comunista ed al paese, che tanto amava, e che avrebbe voluto vedere unito come ai tempi del CLN, per la ripresa economica, politica e sociale.

     Con lui se ne va l’ultimo consigliere della Liberazione della città di Carpi.

    Responsabile della sussistenza nella zona Nord di Carpi durante la lotta partigiana, fu costretto alla latitanza nei lunghi mesi dell’inverno 44-45. Il caseificio di Quartirolo, gestito in proprio dai  fratelli Sacchi, fu base partigiana e venne razziato e poi incendiato dai fascisti, lasciando le famiglie nell’indigenza.

     A Cibeno costituì il comitato di Liberazione con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i partiti antifascisti. Fu anche promotore e fondatore della CASEARIA: un'associazione fra i caseifici per far fronte ai rischi delle razzie di formaggi e maiali da parte delle truppe tedesche e delle brigate nere.

     Abbandonato il lavoro per venire a vivere a Bologna insieme ai figli, si dedicò intensamente alla vita politica nella sezione del PCI e scrivendo articoli e corsivi sui giornali locali ed ultimamente sul suo blog “Il Leone centenario”

    La salma, avvolta nella bandiera del suo amato partito, sarà esposta nella sala mortuaria dell’Ospedale  Malpighi in via Pizzardi 2, il giorno 1 Marzo  dalle ore 13 alle15

   Per suo esplicito desiderio  le ceneri verranno collocate insieme a quelle della sua cara Maria

I familiari

Bologna   28/02/2016