lunedì 27 gennaio 2014

2013-12-23 IL PIAVE MORMORO’


Il risvolto della guerra

       Da un po’ di tempo sul primo canale della RAI, dopo le 14 si parla di personaggi storici e di eroismi durante la guerra. Io vorrei soffermarmi anche sui risvolti negativi della guerra. A Migliarina, dove io abitavo, il parroco, don Achille Rosi, intervistando Mario Mariani, gli chiese perché non andava più in chiesa e questi rispose: Se lei reverendo avesse visto le teste volare via e tutti gli orrori della guerra, forse avrebbe perso la fede anche lei.

   L’Italia, già povera prima della guerra, ne uscì dissanguata a causa delle spese militari. La disfatta di Caporetto ed il ritiro del nostro esercito al Piave è stata una tragedia che va ricordata non come riferisce la storia, ma nella sua tragica realtà. Invece di costringere i soldati ad attraversare a nuoto il Piave, anche se molti sono annegati perché non sapevano nuotare, avrebbero dovuto dare ordine di arrendersi.  Io penso che i generali che hanno dato questi ordini non si siano gettati a nuoto, ma siano fuggiti con mezzi appropriati.

   Poi è stata creata la leggenda: il Piave mormorò, non passa lo straniero. Ma la realtà dei fatti è che l’esercito austroungarico si ritirò per proteggere un altro fronte  ed evitare la sconfitta e la fine dell’impero austro- ungarico.

    Fa bene raccontare le storia ed anche gli atti di eroismo, ma sarebbe bene anche raccontare che con le guerre non ci sono mai né vincitori né vinte ma solo e sempre distruzioni e morti fra la povera gente.

      Leone Sacchi                                      23/12/2013           

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