lunedì 27 gennaio 2014

2013-12-11 I NOSTRI CANI

  Adesso siamo senza cani, ma fino a qualche anno fa ne abbiamo avuti vari. Io però vorrei parlare soltanto di due in particolare perché ad essi sono stato molto affezionato.

   La prima cagnetta che abbiamo avuto era una laica. Ce l’aveva portata un dipendente del caseificio. Sembra che l’avesse avuta da un circo. Sapeva fare molti esercizi ed era sicuramente molto intelligente. Quando mangiavamo le noccioline allungava una zampetta sulle ginocchia e sembrava dicesse: ci sono anch’io. Mia moglie Maria non voleva che andasse sul letto di nostra figlia Emilia. Quando sentiva i passi di Maria, forse con la complicità di Emilia, si nascondeva sotto le lenzuola. Quando ha partorito i suoi cuccioli li mostrava volentieri e sembrava dicesse: guardate come sono belli. Dopo qualche mese li abbiamo regalati a vari amici del vicinato e lei li andava ad allattare tutti. Quando Emilia ha cominciato a studiare a Bologna Laica ha imparato l’orario della corriera e l’andava ad aspettare alla fermata.

  Purtroppo Laica ha fatto una fine tragica. Durante i lavori di smantellamento del caseificio la cagnetta è salita su un cumulo di macerie ed è rimasta fulminata. Abbiamo pianto come per la scomparsa di un congiunto.

    Qualche anno dopo abbiamo preso una cagnetta collie che abbiamo chiamato Lassie. Anche quella era molto affettuosa ed intelligente. Aveva imparato a giocare a pallone con il muso e faceva il portiere. Lassie è morta di vecchiaia.

    In casa di mio fratello Sergio c’era un cane lupo, che non ammetteva che ci si sedesse sulla sua poltrona. Quando Sergio è morto saltava sulla cassa e non voleva che la portassero via.  

     Anche in casa di mia moglie ci sono sempre stati i cani. Maria mi raccontava che quando si è sposata avevano una cagna che, quando c’era pericolo di pioggia le mettevano degli indumenti sulla schiena e lei li portava ai famigliari che lavoravano nei campi.

      Si dice che il cane è il migliore amico dell’uomo ed è certamente vero. Non credo sia altrettanto vero il contrario.

    Leone Sacchi       Bologna 11/12/2013

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