Negli anni intorno al 1930, mio fratello Marino prediceva ai soci del caseificio ove
mio padre era casaro, le trasformazioni che sarebbero venute nel campo agricolo
nel corso di 50 anni. I soci, in gran parte proprietari terrieri, ascoltavano senza
conoscenza di questi nuovi avvenimenti, forse pensando se era a loro beneficio o
viceversa.
Mio fratello Marino, quello che raccontava non era frutto della sua fantasia, ma
l’aveva letto nel “Tallone di Ferro” di Jack London. Allora il libro era proibito da
Mussolini e chiunque venisse trovato in possesso del libro, sarebbe andato a finire al
confino o in galera.
Chi avrebbe detto, cento anni fa, quando i negri venivano portati schiavi in America,
che un nero sarebbe diventato Presidente degli Stati Uniti? Così come noi, in Italia
adesso abbiamo nel governo Letta una donna nera ministro, nella quale io ripongo
ottima fiducia e simpatia. Comunque queste evoluzioni non sono avvenute senza
spargimento di sangue (vedi la guerra di secessione in America).
Attualmente noi, nella società capitalista in cui viviamo da tanti anni, abbiamo
vissuto la nostra vita con i padroni e i servi. La convivenza è stata benefica rispetto
alle precedenti forme di vita sociale; ora però, attraverso le nuove tecnologie,
questa forma di convivenza si sta esaurendo.
Speriamo che il passaggio a nuove forme di convivenza avvenga in maniera pacifica
e benevola. Speriamo che i padroni, per non rinunciare ai propri privilegi non
facciano uso dei mezzi distruttivi in loro possesso e che il passaggio a una nuova
forma di convivenza sia nell’avvenire di beneficio per tutta l’umanità.
Leone Sacchi
Badi, 25 agosto 2013
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