L’ONU e l’Italia che
ripudia la guerra
Con le insegne dell’ONU, l’Italia che ripudia
la guerra, è in parecchie parti del mondo con militari che, si dice difendano
la pace.
Io non ho mai visto che la pace si difenda
con le armi spianate e pronte a sparare come è successo in Iraq e poi in
Afganistan, dove purtroppo sono caduti tanti italiani, vittime innocenti. Con quali risultati poi?
Da quando mondo è mondo la violenza porta
violenza e questo è quello che sta avvenendo ovunque dove c’è l’ONU e quindi gli Stati Uniti.
Ora si sta procedendo al ritiro delle
truppe così dette di pace. Però, se ho ben capito , l’Italia lascierà una
parte del proprio contingente a fianco del governo in carica per istruire i
loro soldati sull’uso delle armi. Non so
se questo sia sempre su mandato dell’ONU o se sia un’iniziativa autonoma
dell’Italia. Comunque sia, noi che per Costituzione dovremmo ripudiare la guerra, siamo sempre
esposti a pericoli di rappresaglia.
Io spero che il governo attuale,
presieduto dall’On. Renzi prenda in esame questa grave situazione e che nei paesi in crisi mandi non armi ma prodotti
alimentari ed industriali, in cambio di prodotti di loro produzione, di cui
abbiamo bisogno.
Dalle tragiche esperienze con le armi spero
che il governo ed il popolo italiano, come tutti i popoli amanti della pace,
tragga gli utili insegnamenti per il bene e l’avvenire del genere umano.
Leone Sacchi 7-04-2014
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