lunedì 17 febbraio 2014

2014-02-16 LA MIA GIORNATA DA CENTENARIO

LA MIA GIORNATA DA CENTENARIO
   La mia giornata da centenario me la passo molto bene. Vado a letto alle otto, assistito da mio figlio e riesco a dormire tutta notte, anche se mi alzo alcune volte per le esigenze naturali. Mi sveglio alle cinque ed ascolto le notizie del mattino. Alle sei mi alzo, mi faccio la barba e poi ritorno a letto. Alle sette arriva mia figlia Emilia a scaldarmi il latte. Mi alzo e faccio un’ampia colazione con latte e zuppa di pane, una mezza mela ed un po’ d’uva e poi aspetto che arrivi la Lara, che mi assiste per varie ore, mattina e pomeriggio, mi fa le faccende di casa e mi prepara il pranzo.
    Quando la stagione lo permette esco con la Lara a fare un po’ di compere alla PAM. Lì ho tanti amici, anche fra le impiegate, che mi salutano e coi quali scambio due chiacchiere e mi passo il tempo.  Andiamo con la carrozzina. Un po’ cammino io spingendo la carrozzina e poi , quando mi sento stanco, mi siedo e mi faccio spingere.  E così faccio venire l’ora di pranzo, le undici e trenta. 
     Il mio pranzo non prevede mai molte varianti. Prendo  un mezzo cucchiaio di tonno e poi lo spalmo ben bene nel piatto con venti o venticinque  maccheroni , a seconda della lunghezza, conditi con un po’ di olio d’oliva. Come secondo mi mangio una mezza bistecchina di pollo lessato alternata ad un po’ di pesce bollito. Come contorno mangio un pezzo di patata bollita con un  po’ di pomodoro e cipolla.  Per frutta mi mangio una mela cotta e bevo l’acqua del rubinetto.  Questo è il mio pranzo per tutto l’anno e vi assicuro che non mi stanco ed anzi ne sono ghiotto.
     Nelle ore libere della giornata scrivo degli articoli sulla situazione politica che mio figlio mi  trascrive al computer e poi me li spedisce ad amici e ad alcuni giornali e riviste. Ultimamente mia nipote Katia mi ha aperto anche un blog sul quale ha messo quasi tutti i miei scritti..
 
 Terminato il pranzo vado a coricarmi per il riposo pomeridiano ed alle 15 sono pronto di nuovo per uscire e con la carrozzina  andiamo al’ ARCI Benassi  ad assistere a qualche partita di bocce. Il Benassi è la mia parrocchia, sia per l’amicizia dei dirigenti che per la mia collaborazione al giornalino. Verso le diciassette torniamo a casa e la Lara mi prepara la cena: una mozzarella, alcune fettine di patata e di pomodoro ed un po’ di cipolla. Il tutto condito con un cucchiaio di olio d’oliva. Poi una mela cotta per frutta.
   Verso le  diciotto viene mia figlia Emilia a farmi un po’ di compagnia,  poi alle otto  meno un quarto viene mio figlio, ascoltiamo insieme le ultime notizie  e verso le venti io vado a letto con il bacio della buona notte.
     Provo tanta nostalgia per la mancanza della mia cara Maria, ma mi dico che la vita è  bella ed io desidero di viverla ancora.
 
Leone Sacchi                            Bo 16/02/2014




leonesacchi.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Castel Maggiore , 20.02.2014

    Caro Leone,
    questa descrizione della tua giornata che ti ha fatto arrivare a 101 anni deve essere un esempio per tutti quelli che vogliono arrivare alla tua età con la tua intelligenza, la visione aperta che hai del mondo e della vita, la tua gioia di condividere le esperienze con la tua famiglia e con le persone che ti hanno sempre circondato d'affetto.
    101 anni fa hai sorriso al mondo per la prima volta e ancora oggi il tuo sorriso illumina tutti coloro che ti vogliono bene. Un augurio speciale con tutto il cuore di un bellissimo compleanno in questo giorno così gioioso e speciale.

    Gli amici e compagni di Castel Maggiore Franca , Marcello , Manuela , Alberto , Giulia

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  2. Buon compleanno Leone carissimo,
    t'auguro tanto bene e la voglia di scrivere quel che io, e tanti altri, apprezziamo.
    Siano colorati i minuti primi e secondi di questa tua straordinaria vita.
    Un abbraccio.
    Rina

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