LA MIA
GIORNATA DA CENTENARIO
La
mia giornata da centenario me la passo molto bene. Vado a letto alle otto,
assistito da mio figlio e riesco a dormire tutta notte, anche se mi alzo alcune
volte per le esigenze naturali. Mi sveglio alle cinque ed ascolto le notizie
del mattino. Alle sei mi alzo, mi faccio la barba e poi ritorno a letto. Alle
sette arriva mia figlia Emilia a scaldarmi il latte. Mi alzo e faccio un’ampia
colazione con latte e zuppa di pane, una mezza mela ed un po’ d’uva e poi
aspetto che arrivi la Lara, che mi assiste per varie ore, mattina e pomeriggio,
mi fa le faccende di casa e mi prepara il pranzo.
Quando la stagione lo permette esco con la Lara a fare un po’ di compere
alla PAM. Lì ho tanti amici, anche fra le impiegate, che mi salutano e coi
quali scambio due chiacchiere e mi passo il tempo. Andiamo con la carrozzina. Un po’ cammino io
spingendo la carrozzina e poi , quando mi sento stanco, mi siedo e mi faccio
spingere. E così faccio venire l’ora di
pranzo, le undici e trenta.
Il mio pranzo non prevede mai molte varianti. Prendo un mezzo cucchiaio di tonno e poi lo spalmo
ben bene nel piatto con venti o venticinque
maccheroni , a seconda della lunghezza, conditi con un po’ di olio d’oliva.
Come secondo mi mangio una mezza bistecchina di pollo lessato alternata ad un
po’ di pesce bollito. Come contorno mangio un pezzo di patata bollita con un po’ di pomodoro e cipolla. Per frutta mi mangio una mela cotta e bevo l’acqua
del rubinetto. Questo è il mio pranzo
per tutto l’anno e vi assicuro che non mi stanco ed anzi ne sono ghiotto.
Nelle ore libere della giornata scrivo degli articoli sulla situazione
politica che mio figlio mi trascrive al
computer e poi me li spedisce ad amici e ad alcuni giornali e riviste.
Ultimamente mia nipote Katia mi ha aperto anche un blog sul quale ha messo
quasi tutti i miei scritti..
Terminato
il pranzo vado a coricarmi per il riposo pomeridiano ed alle 15 sono pronto di
nuovo per uscire e con la carrozzina andiamo al’ ARCI Benassi ad assistere a qualche partita di bocce. Il
Benassi è la mia parrocchia, sia per l’amicizia dei dirigenti che per la mia
collaborazione al giornalino. Verso le diciassette torniamo a casa e la Lara mi
prepara la cena: una mozzarella, alcune fettine di patata e di pomodoro ed un
po’ di cipolla. Il tutto condito con un cucchiaio di olio d’oliva. Poi una mela
cotta per frutta.
Verso le diciotto viene mia
figlia Emilia a farmi un po’ di compagnia,
poi alle otto meno un quarto
viene mio figlio, ascoltiamo insieme le ultime notizie e verso le venti io vado a letto con il bacio
della buona notte.
Provo tanta nostalgia per la mancanza della mia cara Maria, ma mi dico
che la vita è bella ed io desidero di
viverla ancora.
Leone Sacchi Bo 16/02/2014
leonesacchi.blogspot.it/
Castel Maggiore , 20.02.2014
RispondiEliminaCaro Leone,
questa descrizione della tua giornata che ti ha fatto arrivare a 101 anni deve essere un esempio per tutti quelli che vogliono arrivare alla tua età con la tua intelligenza, la visione aperta che hai del mondo e della vita, la tua gioia di condividere le esperienze con la tua famiglia e con le persone che ti hanno sempre circondato d'affetto.
101 anni fa hai sorriso al mondo per la prima volta e ancora oggi il tuo sorriso illumina tutti coloro che ti vogliono bene. Un augurio speciale con tutto il cuore di un bellissimo compleanno in questo giorno così gioioso e speciale.
Gli amici e compagni di Castel Maggiore Franca , Marcello , Manuela , Alberto , Giulia
Buon compleanno Leone carissimo,
RispondiEliminat'auguro tanto bene e la voglia di scrivere quel che io, e tanti altri, apprezziamo.
Siano colorati i minuti primi e secondi di questa tua straordinaria vita.
Un abbraccio.
Rina