I GLADIATORI DEL
DISONORE
I gladiatori erano schiavi che, ai tempi
dell’impero romano, combattevano, anche fino alla morte, contro altri schiavi
per divertire il pubblico pagante.
Così Grillo, al suo rientro a Roma ha
chiamato i suoi deputati, responsabili, nelle aule del parlamento, delle
violenze fisiche e verbali e delle minacce contro la Boldrini, che è stata
costretta a nascondersi.
Grillo ha dimenticato che il parlamento non
è il Colosseo e che i suoi eletti sono dei parlamentari e non dei gladiatori.
In parlamento si discute e non si pratica la violenza. Chi lo fa è un
delinquente, che come dice la parola, delinque. In questo caso delinque contro
la democrazia per distruggerla ed instaurare una dittatura.
Questo modo di agire di Grillo contro tutto e tutti deve trovare un
limite nelle istituzioni democratiche. Oltre questo limite ogni cittadino deve
rispondere delle proprie azioni, anche sul piano penale, di fronte alla legge,
sancita dalla nostra Costituzione.
Leone Sacchi 03/02/2014
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