mercoledì 1 luglio 2015

2015-07-01 Carissima Unità

   Carissima ed amata l’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci che ha accompagnato tante battaglie della nostra lunga vita. Finalmente,  con tanta gioia abbiamo salutato la tua ricomparsa in edicola. Ormai data la mia tarda età non riesco più a leggerti, ma mio figlio mi ha letto alcune pagine.
    Io, durante la dittatura fascista e la guerra poi, ti ho diffusa in forma clandestina. Nell’immediato dopoguerra sono stato un tuo assiduo abbonato e per molti anni ho fatto la diffusione domenicale a Bologna con i compagni della sezione Bordoni. Successivamente ho avuto anche la soddisfazione di vedere pubblicati alcuni dei miei scritti.
   Sulla base della mia esperienza personale vorrei darti alcuni consigli, che terrai nella considerazione che credi più opportuna.
    Primo: che il giornale esca in un formato più ristretto e maneggevole.
    Secondo: che gli articoli pubblicati siano continuativi sulla stessa pagina, senza bisogno di rivoltare tutto il giornale per andare a trovare il seguito.
     Terzo che ci sia anche un po’ di cronaca sportiva, perché ai miei tempi tanti non lo prendevano proprio per questa carenza.
    Grazie per essere di nuovo fra di noi, con l’augurio che la tua vita sia prospera e che possa anche aiutare la ripresa economica e morale della nostra Italia.
     Per me il giornale L’UNITA’ è un simbolo che mi rimarrà sempre vivo nel cuore con la speranza che il mio augurio sia di beneficio al direttore, alla redazione, ai giornalisti ed agli amministratori.
   Auguri dal Leone Centenario

leonesacchi.blogspot.it                            BO 01/07/2015

sabato 27 giugno 2015

2015-06-27 LA RESA DEI CONTI

LA RESA DEI CONTI
  Nell’immediato dopoguerra si formò in Italia un governo di unità nazionale. Era presieduto da De Gasperi per la Democrazia Cristiana e vi
faceva parte Palmiro Togliatti per il Partito Comunista, come ministro di Grazia e Giustizia. Furono fatte ottime leggi, sia per la riconciliazione nazionale, che per l’economia del paese. Per soddisfare le esigenze della popolazione si cominciarono anche a fare i debiti. Questa politica di ricorso al debito pubblico fu praticata anche dai governi successivi ed in particolare dai governi presieduti dall’on. Andreotti per far fronte all’avanzata del Partito Comunista, con concessioni economiche e con assunzioni nelle strutture pubbliche.
   Sembrava che l’aumento dei debiti potesse creare la ricchezza del nostro paese fino alla tragedia attuale. Io ho già assistito alla tragedia del 1929, con forme diverse, ma  anche allora con gravi conseguenze sulle masse lavoratrici.
   Attualmente il governo presieduto da Renzi cerca disperatamente di tagliare le spese inutili per quadrare il bilancio. Attualmente la Comunità Europea sta cercando di portare la Grecia fuori dalla crisi. Speriamo che nel prossimo avvenire vengano offerte anche all’Italia delle buone condizioni per risolvere la nostra situazione debitoria, per lasciare alle nuove generazioni un’ Italia risorta.

leonesacchiblogspot.it                                 Badi  27/06/15    

martedì 23 giugno 2015

2015-06-23 RIDURRE LE ORE DI LAVORO

RIDURRE LE ORE DI LAVORO
     Attualmente le nuove tecnologie hanno portato in molti settori dei benefici immensi, ma mancano i necessari adeguamenti degli orari di lavoro e dell’età pensionabile.
    Per dare ai giovani la possibilità di entrare nel mondo del lavoro sarebbe necessario ridurre le ore di lavoro ed anticipare l’età della pensione.
     Attualmente lo potrebbero fare quei governi che dispongono del potere assoluto nei propri paesi. In Italia e nella vecchia Europa questo non si può fare sia per la burocrazia imperante che per i troppi interessi contrapposti.
    Comunque il problema rimane e prima o poi dovrà essere risolto: ridurre le ore di lavoro e l’età di pensionamento.

leonesacchi.blogspot.it                             BO 23-06-2015               

sabato 20 giugno 2015

2015-06-11 MEDICI DI SE' STESSI

MEDICI DI SE’ STESSI
      Anche quest’anno sono venuto a Badi, come consuetudine,  con tanta gioia. Avevo voglia di cambiare il tipo di frutta che consumo a pasto e di cominciare a mangiare le amarene del nostro orto, che non sono trattate e che mi sono sempre piaciute tantissimo.  Purtroppo però quest’anno le ciliegie mi hanno prodotto dei disturbi insopportabili. Non per il dolore, ma per una frenesia alla parte destra del mio corpo.
    Si  tratta di un fenomeno cui vado soggetto da moltissimi anni e sempre conseguente a disturbi di tipo alimentare. I dottori si limitavano a ridere come se si trattasse di fisime. In realtà io sono riuscito a risolvere questo problema eliminando qualche alimento al quale il mio fisico è sicuramente intollerante. L’unica che mi ha dato una spiegazione plausibile è stata la dott.ssa Cantaroni, secondo la quale il mio cuore pompa più sangue sulla parte destra, soprattutto quando è appesantito da cibi troppo pesanti per il mio organismo.
      Per concludere: ho smesso di mangiare le amarene ed oggi sta già di nuovo benissimo.
    Un altro esempio sul quale mi soffermerei un attimo è relativo al caffè di cui non faccio più uso da tantissimi anni. Lavoravo come un somaro tutto il giorno, andavo a letto stanchissimo, ma non riuscivo a dormire. Capii che poteva essere il caffè, lo eliminai e risolsi definitivamente il problema dell’insonnia.
    Ho descritto due situazioni che riguardano il mio benessere, anche se ovviamente ogni fisico è diverso da tutti gli alti e, soprattutto ad una certa età, ognuno deve cercare le soluzioni ai suoi problemi personali per evitare le conseguenze di gravi disturbi che potrebbero anche avere conseguenze letali.
    Con questo io non voglio sminuire l’importanza del medico e delle medicine, alle cui cure va affidata la nostra vecchiaia, nella speranza di non essere colpiti da mali incurabili.
leonesacchiblogspot.it                                    BO 17-06-2015

     

venerdì 5 giugno 2015

2015-06-05 IL MIO COMMIATO ESTIVO

IL MIO COMMIATO ESTIVO
      Come già da tanti anni vado a trascorrere le ferie estive in montagna a Badi, attorniato da mio figlio, dalla nuora e da tanti nipotini, che mi aiutano e mi incoraggiano in questi lunghi mesi lontano dagli amici e da tutte le persone che mi conoscono.
    Con queste mie poche righe voglio ringraziare tutti quei lettori che hanno avuto la compiacenza di leggere i miei scritti, condivisi e non.
    Il mio cuore è sempre rivolto alla pace ed alla convivenza di tutti i popoli, nonostante le tragiche situazioni attuali. Spero nella pace per tutti, ma soprattutto per le giovani generazioni. Poiché la speranza è l’ultima a morire continuo ad avere fiducia nel genere umano ed a sperare nella sua sopravvivenza.
leone sacchi.blogspot.it

                                                                           Bo 5/06/2015

lunedì 18 maggio 2015

2015-05-18 LA SAGGEZZA DELL'ONU CON I PAESI ARABI

LA SAGGEZZA DELL’ONU  CON I PAESI ARABI
  Poco tempo fa l’ONU ha dichiarato che per fare la guerra ai paesi arabi e per contenere l’esodo dei migranti occorrerebbero seicentomila soldati e la vittoria rimarrebbe comunque incerta. Nella situazione attuale è  quindi più conveniente e consigliabile l’invio di ambasciatori per la soluzione dei problemi all’interno del loro paese.
   Sembra che Obama non condivida la risoluzione dell’ONU, visto che, se ho capito bene, un reparto di soldati americani è sbarcato in Libia ed ha ucciso un capo dei ribelli e catturata la moglie.
   Questa azione mette in pericolo la situazione per gli Stati Uniti, ma soprattutto per l’Italia, senza tenere conto delle raccomandazioni dell’ONU. Tenendo poi in considerazione che le guerre producono solo distruzioni e morte di innocenti.
    Io credo che ci siano seri motivi di preoccupazione per l’avvenire del nostro paese e spero ancora che l’ONU prenda le distanze da queste decisioni del governo degli Stati Uniti.

leone.sacchiblogspot.it                                           Bo 18/05/15


giovedì 14 maggio 2015

2015-05-14 I MARTIRI DELLA STORIA D'ITALIA

I MARTIRI DELLA STORIA D’ITALIA
   I martiri della storia recente d’Italia sarebbero tantissimi, ma io mi soffermerò soltanto su due .
      Giacomo Matteotti, che in un memorabile discorso in Parlamento nel 1924 denunciò   le violenze ed i crimini che Mussolini stava operando nel paese. All’uscita dal Parlamento venne aggredito ed assassinato da due sicari, Dunini e Volpi, mi sembra di ricordare. Celebri sono rimaste le sue parole: “ Voi uccidete me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai.”
     Antonio Gramsci. Di fronte al tribunale fascista  disse: “ Io so che voi condurrete l’Italia alla rovina e saremo noi, chiamati a ricostruire quello che voi avrete distrutto. “ Condannato a molti anni di carcere, morì in galera nel 1935.
     Adesso, nella situazione politica attuale questi pericoli non esistono più.  Ci sarebbe solo bisogno che i maggiori partiti trovassero un’intesa per attuare le riforme economiche indispensabili per l’avvenire del nostro paese. Si tratta di una speranza che credo sia condivisa da buona parte del paese ed in nome della quale vorrei che chi ci amministra mettesse da parte gli egoismi personali e di parte per i bene dei tanti che soffrono questa situazione di crisi.

Leonesacchiblogspot.it                                      2015-05-14