2014-08-16 IL SOGNO DELLA GRANDE
FAMIGLIA ITALIANA
Tempo fa ebbi
a scrivere un articolo nel quale dicevo che anche Berlusconi doveva essere
partecipe nella grande famiglia italiana, non come despota, ma come componente
della famiglia, come rappresentante del 25% della nostra famiglia. Mi son
trovato a discutere con molti che dicevano: “Mai con Berlusconi!”. Come se
Berlusconi fosse un nemico da trattare da nemico.
Ero anche
scettico su quello che diceva Renzi come propaganda e cioè che egli, se fosse
stato al governo, avrebbe fatto delle leggi
in grado di risolvere la crisi economica del nostro paese. Adesso che è
a capo del governo, penso che sia necessario che la grande famiglia unita sia
vicino al governo a proporre tutte quelle soluzioni che sono indispensabili
alla ripresa per risolvere la crisi che sta attraversando il nostro paese.
Mi sono anche
trovato in disaccordo con i miei compagni del partito comunista [PRC], perché essi si
sentono contro il governo, come se avessero la possibilità di dimostrare che anche
il partito comunista ha delle proposte che potrebbero essere utili, ma che da
soli non troveranno nessun riscontro né nel governo, né nell’opinione pubblica.
Perciò forse il mio rimane solo un sogno, che per risolvere la crisi economica
del nostro paese ci voglia la partecipazione di tutti i partiti, di tutti i
sindacati, insomma, di tutte le componenti della nostra grande famiglia, per
cercare uniti una soluzione di emergenza da presentare al governo, perché la
approvi e la sottoponga all’esame del Parlamento. In questo modo il nostro
governo potrebbe avere una credibilità non solo all’interno del paese, ma anche
nell’Europa stessa.
Ho sentito in
questi giorni le proposte fatte dall’on. Alfano, che pone in discussione
l’eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Non è individualmente
che si pongono questi problemi, che creano solo delle liti e delle
contrapposizioni da ambo le parti, ma le decisioni che eventualmente sono
indispensabili per la ripresa economica del nostro paese, vanno prese
unitariamente a tutte le associazioni sindacali, politiche, di qualsiasi
tendenza e di qualsiasi formazione. E in questo, penso che anche il partito
comunista dovrebbe essere partecipe e come una grande famiglia si deve trovare
un’ intesa per migliorare i provvedimenti necessari alla nostra ripresa
economica.
A proposito del partito comunista, per il quale simpatizzo, dico
che non deve porsi pregiudizialmente
contro tutti, ma all’interno della grande famiglia, proporre anche tutte quelle
soluzioni politiche ed economiche che
sono il portato della nostra ideologia. All’interno della grande famiglia
questi problemi si possono ponderare, discutere e eventualmente anche essere
presi in considerazione e proposti
unitariamente al governo, che potrà sentirsi forte della partecipazione unitaria
di tutta la nazione. Spero che il mio non sia solo un sogno, ma che possa
trovare all’interno del paese quella forza che possa sollecitare al più presto
possibile la fine della crisi che sta attraversando il nostro paese.
Concludo
dicendo che i privilegiati che oggi
detengono il potere e stanno seduti sulle loro comode poltrone facciano di
comune accordo i passi necessari perché nella grande famiglia italiana tutti
possano avere la loro seggiola per stare seduti.
leonesacchi.blogspot.it 16-08-2014
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